(filosofia) teoria della sovranità e dell'ordinamento giuridico, elaborata da c. schmitt (1888-1985), secondo cui il fondamento del diritto è in una decisione originaria e non condizionata
in politica, pratica di governo in cui prevale la tendenza a prendere decisioni senza consultare preventivamente gli organi collegiali a cui spetta l'approvazione delle decisioni stesse.