(1) (si assimila in il- davanti a l, in ir- davanti a r, in im- davanti a m, p, b; diventa talvolta inn- davanti ad a, e; tende a ridursi a i- dinanzi a s + consonante) prefisso che continua il lat. i°n-, derivato dalla preposizione i°n 'in, contro, dentro, sopra', che compare in molte parole di origine latina o formate modernamente, e specialmente nella derivazione di verbi da sostantivi, aggettivi o altri verbi (buca : imbucare; pallido : impallidire; mettere : immettere); ha per lo più il valore di 'dentro, sopra' (inabissare, inalberare), talora con riferimento a una trasformazione (ingiallire) o con valore intensivo (incominciare).
(2) (si assimila in il- davanti a l, in ir- davanti a r, in im- davanti a m, p, b; non si riduce mai davanti a s + consonante) prefisso negativo che continua il lat. i°n- (usato spesso per tradurre l'a- privativo greco) e compare in molte parole di origine latina o di formazione moderna; viene di norma premesso ad aggettivi qualificativi e ai sostantivi astratti che ne derivano (fedele : infedele, infedeltà), oppure a participi con valore aggettivale (sufficiente : insufficiente; espresso : inespresso).