sillabe: vé|sco|vo | pronuncia: /ˈveskovo/ singolare maschile nel cattolicesimo e nel cristianesimo orientale, chi è investito dei poteri di governo di una chiesa locale come successore degli apostoli, mediante la speciale consacrazione che gli conferisce la pienezza dell'ordine sacro: vescovo residenziale, quello che governa una diocesi con piena giurisdizione; vescovo ausiliare, quello che è alle dipendenze di un vescovo residenziale e lo aiuta in determinati settori come suo vicario; vescovo coadiutore, quello che assiste il vescovo residenziale, generalmente con diritto di successione; vescovo titolare, quello a cui viene assegnata una diocesi non più esistente e quindi non possiede giurisdizione; vescovo in partibus (infidelium), antica denominazione del vescovo titolare (in origine riferita al vescovo onorario di territori anticamente cristiani e poi occupati da pagani o musulmani); vescovo suburbicario, quello che, con dignità cardinalizia, regge una diocesi suburbicaria; vescovo di roma, il papa | in alcune chiese riformate, l'ecclesiastico che presiede a una diocesi o a una comunità con un potere e una configurazione teologica variamente motivati secondo la dottrina delle singole chiese | vescovo conte, nel medioevo, vescovo che era contemporaneamente investito di un titolo feudale | usato anche come aggettivo : rosso vescovo, colore rosso-violaceo tipico dell'abito vescovile.
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vicario, ... consulta tutti i
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