Definizioni di avvocato

sillabe: av|vo|cà|to | pronuncia: /avvoˈkato/

singolare maschile [femminile -a e -essa, ma il sostantivo maschile si usa anche in riferimento a donna]
    • avvocato delle cause perse, (scherzosamente) chi sostiene tesi insostenibili
    • parlare come un avvocato, esprimersi in modo sciolto e convincente
    • saperne quanto un avvocato, (figurato) essere molto esperto di diritto, ma anche molto abile negli intrighi, negli imbrogli
    • avvocato del diavolo, ecclesiastico che nei processi di beatificazione e canonizzazione è deputato a sollevare ogni possibile eccezione che neghi o revochi in dubbio la perfezione della vita religiosa conseguita in terra dal servo di dio; (figurato) chi sostiene il contrario di una tesi accettata dall'opinione generale, per puro gusto di contraddizione o amore di discussione. dim. avvocatino, avvocato giovane e inesperto; avvocatuccio accr. avvocatone pegg. avvocaticchio (meridionale), avvocatucolo
    • laureato in giurisprudenza abilitato ad assistere una parte nei giudizi civili e penali: fare l'avvocato; rivolgersi a un avvocato
    • (estensione) difensore, protettore: avvocato di un'opinione, di un'idea.

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