Definizioni di egli

sillabe: é|gli | pronuncia: /ˈeʎʎi/

pronome personale maschile di terza persona singolare [femminile ella; plurale essi, eglino, ellino; varianti termine antico, popolare o letteralmente: ei, e', gli, ello, elli, el]
    • nell'uso moderno si riferisce sempre a persona (per animale o cosa è usato esso) e si può impiegare solo in funzione di soggetto (nelle altre funzioni è sostituito dalle forme atone lo, gli o dalla forma tonica lui; nell'uso parlato, e sempre di più anche nell'uso scritto, tende a essere sostituito da lui anche come pronome soggetto); viene per lo più sottinteso quando è evidente di chi si parli: appena (egli) entrò, tutti tacquero
    • si rafforza se è seguito da stesso, medesimo : venne egli stesso a riferire sull'accaduto
    • nell'uso antico ricorre anche come soggetto di terza persona plurale, anche riferito ad animale o cosa, oppure con funzione di complemento: come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini... per moglie (boccaccio dec. vii, 8); egli era un liofante (pulci); elessero... egli e' suoi discendenti (g. villani)
    • (termine antico o letteralmente) con valore pleonastico in espressioni impersonali o interrogative (in quest'ultimo caso, posposto al verbo); funge anche da soggetto neutro: egli era in questo castello una donna vedova (boccaccio dec. ii, 2); che c'è egli mai...? (manzoni); foss'egli come voi dite! (sbarbaro).