Definizioni di si

1 sì 1;avverbio
    • e sì che, e dire che ' sì, domani, (familiare iron.) no, assolutamente no
    • si usa nelle risposte come equivalente di un'intera frase affermativa (può essere ripetuto o rafforzato): "hai capito?" "sì"; "verranno anche loro?" "sì"; anche, "sì, sì", "sì certo", "oh sì!", "sì davvero", "ma sì!"
    • far cenno di sì, annuire ' dire di sì, acconsentire ' rispondere di sì, affermativamente ' parere, sperare, credere etc. di sì, che sia così ' se sì, in caso affermativo: se sì, ti telefonerò
    • spesso contrapposto a no : dimmi sì o no!; un giorno sì e uno no, a giorni alterni ' sì e no, a malapena ' ti sbrighi sì o no?, esprimendo impazienza ' più sì che no, probabilmente sì
    • con valore di davvero, in espressioni enfatiche: questa sì che è bella!; questa sì che è una novità!
2 sì 2;avverbio (termine antico, letteralmente)
    • così (con valore modale): sì cominciò lo duca mio a parlarmi (dante infemminile xvii, 4)
    • nelle similitudini in correlazione con come : come le pecorelle escon del chiuso /... / sì vid'io muovere a venir la testa / di quella mandra (dante purg. iii, 79-86)
    • nelle comparazioni di uguaglianza in correlazione con come : volta ver me, sì lieta come bella (dante par. ii, 28) cong. (termine antico, letteralmente)
    • (letteralmente) tanto, talmente: non sonò sì terribilmente orlando (dante infemminile xxxi, 18); e temo che non sia già sì smarrito, / ch'io mi sia tardi al soccorso levata (dante infemminile ii, 64-65)
(1) singolare maschile (musica) la settima nota della scala diatonica.
    (2) pronome personale riflessivo maschile e femminile di terza persona singolare e plurale
      • nella coniugazione dei verbi intransitivi pronominali: si pentì amaramente; si accorse di aver sbagliato; vergognarsi, dimenticarsi di qualcosa; si lamenta di tutto; riferendosi a quanto aveva detto
      • in presenza delle forme pronominali atone la, lo, li, le, e della particella ne, viene sostituito da se : se li scambiarono; se ne è comprato uno; se ne era dimenticato ' accompagnato dai pronomi personali atoni mi, ti, ci, vi, gli si pospone a essi: gli si gettò contro; quando mi si presenterà l'occasione
      • forma complementare atona del pronome personale sé; si usa, in posizione sia enclitica sia proclitica, come complurale ogg. con i verbi riflessivi e con i verbi riflessivi reciproci: si veste con gusto; si loda troppo; si incontrarono tempo fa; armarsi di fucile; aiutarsi a vicenda; vistosi scoperto; nascondendosi in tutta fretta ' come complurale di termine con i verbi riflessivi apparenti: si è comprato un cappotto nuovo; si infilò la giacca; prepararsi il pranzo; farsi una posizione
      • nell'uso toscano si riferisce anche a un sogg. di prima persona plurale: noi si pensava che avrebbe accettato; speravo che oggi si sarebbe stati allegri insieme (manzoni p. s. ii)
      • nell'uso termine antico, a inizio di periodo, sempre in posizione enclitica: vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole (dante infemminile iii, 95-96)
      • talvolta l'uso impersona serve a richiamare al dovere: a scuola si viene in orario!; non si risponde ai superiori
      • unito a un verbo di terza persona singolare dà a esso valore impersona; se si accompagna ad altro pronome atono, lo segue: si dice, si raccomanda che; talvolta non si sa ciò che si dice; si parte tra poco; non ci si capisce nulla; mi si chiede troppo
      • unito a un verbo transitivo attivo di terza persona singolare o plurale, gli conferisce valore passivo (è il cosiddetto si passivante): la mostra si è inaugurata il mese scorso; si vendono quadri; non si fa credito; affittasi, vendesi appartamento
      • scrittura segreta usata nei dispacci militari o diplomatici; codice: messaggio in cifra; parlare in cifra, (figurato) oscuramente
      • (familiare) con valore rafforzativo: lui stesso non sa quello che si dice; il fatto si è che.

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