Definizioni di sé

sillabe: | pronuncia: /ˈse/

paré paré;singolare maschile invariabile nei locali pubblici, camera o salottino isolati dal resto dell'ambiente; parte di un locale isolata mediante paraventi, tramezzi e simile
    se (1) cong.
      • può essere rafforzata da avverbi o locuzioni avverbiali: se per caso cambierai idea, fammelo sapere; se invece non è possibile, provvederemo diversamente
      • se non altro, almeno, per lo meno: se non altro è onesto
      • in espressioni enfatiche, in frasi incidentali che attenuano un'affermazione o in espressioni di cortesia: che mi venga un accidente se non è vero!; tu, se ben ricordo, sostenevi il contrario; anche lei, se vogliamo, è un po' troppo impulsiva; se non disturbo, vorrei. ..; perché, se è lecito, debbo sempre andarci io?
      • posto che, ammesso che (con valore condizionale; introduce la protasi, cioè la subordinata condizionale, di un periodo ipotetico): se si metterà a parlare, non la finirà più; se fossi in te, andrei in vacanza; se tu avessi studiato di più, saresti stato promosso; se fosse dipeso da me, ora non ci troveremmo a questo punto; se fossi stato più previdente, non ti saresti trovato in quella situazione (o popolare: se eri più previdente, non ti trovavi in quella situazione)
      • se non, soltanto, tranne che: non devi far altro se non portare pazienza; non puoi essere stato se non tu, sei stato tu; non lo avrei aiutato se non perché mi faceva pena
      • se mai (o semmai), nel caso che: se mai venisse, chiamami; anche, col valore di tutt'al più : siamo noi, semmai, che abbiamo bisogno di te
      • in alcune espressioni enfatiche e nell'uso familiare l'apodosi è spesso sottintesa: ma se non capisce nulla!; se vedessi come è cresciuto!; se sapessi!; se ti prendo...!; e se provassimo di nuovo...?
      • fosse che, avvenisse che (con valore desiderativo): se vincessi alla lotteria!; se potessi essere a casa mia!; se lo avessi saputo prima!
      • dato che, dal momento che (con valore causale): se ne sei proprio sicuro, ti credo; se lo sapeva, perché non ci ha avvertito?
      • accettare come legittimo; approvare pubblicamente e ufficialmente; riconoscere l'autorità di qualcuno; lo riconobbero come loro capo; riconoscere il fatto compiuto; riconoscere un'opera come propria; riconoscere uno stato, ammetterne la legittimità riconoscere un figlio naturale, dichiarare di esserne il genitore nelle forme stabilite dalla legge
      • preceduto da come, introduce una proposizione comparativa ipotetica: ti comporti come se non te ne importasse nulla; mi guardava come se non avesse capito; come se non si sapesse chi è!
      • introduce proposizioni dubitative e interrogative indirette: mi domando se sia una buona idea; non sapeva se avrebbe finito in tempo; non so che cosa fare, se partire o restare; si chiedeva se non si fosse per caso sbagliato
      • se è vero?, se ho pazienza?, sottintendendo 'mi chiedi', 'mi domandi' etc. singolare maschile invariabile
    se (2) cong. (termine antico) così, voglia il cielo che (introduce una prop. col verbo al congiunt., in cui si esprime augurio o deprecazione): cotal m'apparve, s'io ancor lo veggia, / un lume per lo mar venir sì ratto (dante purg. ii, 16-17).
      se (3) pronome personale maschile e femminile di terza persona singolare e plurale si usa in luogo della forma pronominale atona si davanti ai pronome personale lo, la, li, le e alla particella ne, in posizione sia enclitica sia proclitica: se lo lasciò scappare; se la vide brutta; se li intascò; godersela; se ne andò; andandosene.
        pronome personale riflessivo maschile e femminile di terza persona singolare e plurale si usa solo quando si riferisce al soggetto della proposizione, altrimenti è sostituito da lui, lei, loro; è sempre sostituito da loro quando vi sia reciprocità d'azione (si consultarono tra loro e non tra sé); si usa nei complementi retti da preposizione, spesso rafforzato da stesso o medesimo (e in questo caso può essere anche scritto senza l'accento): si preoccupano solo di sé stessi; è soddisfatto di sé; ha fatto molto parlare di sé; attirare a sé; allontanare da sé; avere, portare con sé; serbare per sé | spesso è preceduto da una preposizione composta: lo tenne presso di sé; volle prendere sopra di sé ogni responsabilità; guardare davanti a sé; ha molte persone sotto di sé, alle sue dipendenze | come complurale oggetto, in luogo della forma atona si, acquista particolare risalto, soprattutto nelle contrapposizioni (e per lo più seguito da stesso o medesimo): considera sé (stesso) più degli altri; agendo così danneggia sé e non giova agli altri; ingannare sé stessi | essere pieno di sé, avere una grande opinione di sé stessi | pensare soltanto a sé, comportarsi egoisticamente | stare a sé, vivere a sé, si dice di persona che vive appartata, che ama stare per proprio conto | dio lo ha chiamato a sé, espressione eufemistica con cui ci si riferisce alla morte di qualcuno | chiuso in sé, di persona che non ama confidarsi con altri | far parte per sé stesso, non far lega con altri | tenere per sé qualcosa, non rivelarla ad altri | dentro di sé, fra sé e sé, nel proprio intimo: pensare qualcosa dentro di sé, fra sé e sé | in sé, in sé stesso, in sé e per sé, di per sé, (di) per sé stesso, si dice di cosa che viene considerata soltanto nella sua essenza, nella sua singolarità: la cosa in sé (o di per sé) ha poco valore; è una risposta di per sé abbastanza compromettente | (non) essere in sé, (non) essere nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali | uscire di sé, perdere il controllo dei propri nervi, il possesso delle proprie facoltà mentali | essere fuori di sé, non riuscire a dominarsi per collera, dolore, follia etc. | rientrare in sé, tornare in sé, rinvenire; riacquistare il possesso delle proprie facoltà mentali, il controllo dei propri nervi | a sé, a parte, separatamente: è un caso a sé; va considerato a sé | da sé, da solo, senza l'aiuto di altri, senza che altri intervengano: vuol fare tutto da sé; si è fatto da sé; farsi giustizia da sé; la cosa va da sé | va da sé che, è naturale, è logico, è fuori discussione che: va da sé che provvederò io a tutto.

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