Definizioni di modulo

sillabe: mò|du|lo | pronuncia: /ˈmɔdulo/

singolare maschile
    • formula prestabilita secondo la quale devono essere redatti certi documenti; anche, lo stampato che contiene tali formule e va completato con scritte relative al caso singolo: compilare un modulo per telegramma
    • (achitettura) misura o forma in base alla quale viene calcolata o modellata una struttura complessa
    • nell'architettura greco-romana, il raggio della colonna assunto come unità di grandezza alla quale fare riferimento per le dimensioni delle altre parti di un edificio
    • unità di misura delle acque di irrigazione; la portata media annua di un torrente
    • prototipo industriale; per estensione, oggetto prodotto in serie che riproduce un prototipo industriale: inventare un nuovo modello di sedia pieghevole; produrre un nuovo modello di utilitaria; comprare l'ultimo modello di lavatrice
    • in fonderia forma, per lo più in legno, che serve per ricavare lo stampo destinato ad accogliere il metallo fuso
    • in sartoria, esemplare originale in carta sul quale si conduce il taglio del tessuto di un abito; cartamodello
    • (figurato) modello, canone: i moduli del gusto classico
    • in numismatica, diametro di una moneta
    • modulo di un numero reale , (matematica) il suo valore assoluto, cioè il numero stesso o il suo opposto, se è negativo
    • singolo elemento di un mobile o di un prefabbricato componibile
    • parte di un insieme concepita come autonoma e separabile dal resto: il modulo lunare di una navicella spaziale ; carta a moduli, i cui fogli sono legati l'uno all'altro, anche se facilmente separabili (è usata nelle stampanti elettroniche)
    • (inform.) parte di un programma che svolge autonomamente una funzione e che può essere scambiata con altre parti o utilizzata in altri programmi.

Termini della lingua italiana collegati: blocco, canone, componente, ... consulta tutti i sinonimi di modulo.