Definizioni di nuovo

sillabe: nuò|vo | pronuncia: /ˈnwɔvo/

popolare o poetico novo, aggettivo
    • nuovo fiammante, di zecca, nuovissimo
    • che è stato fatto, costruito o è accaduto di recente; che ha avuto inizio o è comparso da poco: una strada, una casa nuova; un nuovo vestito; un nuovo tipo di automobile; fatti nuovi; una nuova tendenza; vino nuovo, fatto con l'uva dell'ultima vendemmia; latte nuovo, munto di fresco; le nuove generazioni, i giovani; i nuovi venuti, le persone arrivate da poco; i nuovi ricchi, le persone arricchitesi di recente; il nuovo mondo, per antonomasia, il continente americano
    • come nuovo, si dice di cosa già usata, ma in condizioni ottime ' essere nuovo di (a) qualcosa, non conoscerla e, per estensione, non avervi fatto ancora l'abitudine: essere nuovo di un lavoro, di una città, alla vita militare
    • una nuova vita, si dice dell'essere umano quando è ancora nel grembo materno o è appena nato
    • che comincerà tra poco, che è all'inizio; prossimo, imminente: il nuovo anno; un nuovo giorno; la luna nuova
    • mai visto, né udito prima; singolare, insolito, originale: un viso nuovo; una voce nuova; un nuovo metodo; uno stile nuovo; dire una parola nuova su qualcosa; una scusa che non giunge nuova; questa sì che è nuova!, come espressione di meraviglia davanti a qualcosa di insolito
    • isolarsi verbo riflessivo tenersi lontano dagli altri, vivere appartato: isolarsi dal mondo
    • impedire lo scambio di corrente elettrica, calore o suoni fra corpi o ambienti introducendo un isolante: isolare acusticamente una stanza
    • di nazioni, attuare una politica d'isolazionismo.
    • altro, ulteriore, successivo: fare un nuovo tentativo; passare a nuove nozze
    • nei toponimi vale a distinguere una città o anche un'isola, una regione e simile da un'altra che portava o che porta lo stesso nome: nuova york; nuova inghilterra
    • si dice di persona o di cosa che assomiglia a un'altra precedente e la rinnova: un'attrice che è considerata la nuova duse; colui che nuovo olimpo / alzò in roma a' celesti (foscolo sepolcri 159-160)
    • si dice di persona che adempie da poco a certe funzioni, in genere avendone sostituita un'altra: il nuovo professore ; i nuovi deputati
    • (termine antico, letteralmente) si dice di chi, avendo origini modeste, è salito rapidamente ad alti incarichi: la gente nuova e i sùbiti guadagni / orgoglio e dismisura han generata (dante infemminile xvi, 73-74) ' uomo nuovo, presso gli antichi romani, chi era giunto a un'alta posizione, pur non appartenendo a famiglia antica e illustre
    • (termine antico) giovane, nato da poco: per estensione, inesperto, semplice, ingenuo: calandrino le pareva un nuovo uomo (boccaccio dec. ix, 5)
    • di nuovo , ancora, daccapo: l'ho visto di nuovo ; l'ha fatto di nuovo ; di nuovo! (o nuovamente!), formula con cui ci si accomiata da una persona che si è già salutata ' essere vestito di nuovo , a nuovo , con abiti nuovi ' rimettere a nuovo , nella condizione di cosa nuova § nuovamente avverbio
    • detto di età, giovanile singolare maschile ciò che è nuovo, che costituisce una novità: essere amante , nemico del nuovo ; «che c'è di nuovo?» «nulla di nuovo!»

Termini della lingua italiana collegati: appena, fatto, appena, ... consulta tutti i sinonimi di nuovo.