Definizioni di volgare

sillabe: vol|gà|re | pronuncia: /volˈgare/

termine antico vulgare, aggettivo
    • latino volgare, quello dell'uso quotidiano, parlato in roma antica e nei territori latinizzati, da cui hanno avuto origine le lingue e i dialetti romanzi (si contrappone al latino classico o degli scrittori)
    • (non comunemente) del volgo, relativo al volgo: tradizioni, superstizioni volgari
    • nome volgare di un animale, di una pianta, il nome con cui si indicano nell'uso comune, contrapposto al nome latino che hanno nella sistematica zoologica o botanica
    • (lingua) volgare, la lingua usata nei territori latinizzati in quanto concretatasi in una propria tradizione scritta, distinta da quella del latino medievale; in particolare, l'italiano scritto, dalle origini (sec. x circa) fino al rinascimento, considerato in contrapposizione al latino: il volgare fiorentino, napoletano; le opere in volgare di dante; petrarca scrisse in latino e in volgare; la nascita del volgare si fa coincidere tradizionalmente con il placito capuano del 960; letteratura volgare, in lingua volgare; autore volgare, che scrive in volgare
    • comune, privo di qualsiasi qualità o valore; spregevole: questo quadro è una volgare imitazione; sono volgari menzogne, le sue!; è un volgare ladro § volgarmente avverbio
    • (estensione) grossolano, sguaiato, triviale: persona volgare; gesto, parola volgare; una bellezza appariscente ma volgare

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