Definizioni di causa

sillabe: càu|sa 1 | pronuncia: /ˈkawza/

singolare femminile
    • giusta causa, nel diritto del lavoro, fatto o situazione per cui il datore di lavoro può licenziare un dipendente
    • a causa di, in conseguenza di, a motivo di
    • causa di forza maggiore, evento che si sottrae alla volontà umana e la condiziona
    • per causa mia, per colpa mia
    • ciò che è all'origine di qualcosa, ciò che produce un effetto: causa prossima, remota, occasionale
    • avente, dante causa, nel linguaggio giuridico, chi deriva da altri o trasmette ad altri un diritto o una situazione giuridica
    • nel pensiero filosofico classico, il principio da cui un essere trae la sua origine (causa efficiente) o il fine per cui viene prodotto (causa finale)
    • causa prima, nel pensiero cristiano, ciò che non è causato, cioè dio
    • essere parte in causa, (figurato) direttamente interessato; essere fuori causa, (figurato) estraneo, tagliato fuori
    • con cognizione di causa, (figurato) conoscendo ogni aspetto di una questione
    • avvocato delle cause perse, incapace, sprovveduto; (figurato) chi difende tesi senza fondamento
    • dar causa vinta, (figurato) riconoscersi sconfitto
    • (diritto) nell'uso giuridico com., controversia giudiziaria, processo: discutere una causa; fare, muovere, intentare causa a qualcuno, contro qualcuno; vincere, perdere una causa; essere in causa, avere in atto un'azione giudiziaria contro qualcuno
    • come risposta asseverativa: «verrai anche tu?» «naturale!»
    • conforme all'ordine di natura; per estensione, ovvio, pienamente prevedibile o spiegabile: corso naturale delle cose; è naturale che un figlio ami sua madre
    • in grammatica: complemento di causa, quello che specifica la ragione per cui qualcosa avviene; complemento di causa efficiente, in una frase passiva, il complemento che specifica la causa da cui dipende l'azione.

Termini della lingua italiana collegati: molla, motivo, movente, ... consulta tutti i sinonimi di causa.