Definizioni di muovere

popolare o letteralmente movere, verbo transitivo [presente io muòvo (popolare o letteralmente mòvo) etc.; passato remoto io mòssi, tu movésti etc.; participio passato mòsso; in posizione tonica -uò- (popolare o letteralmente -ò-), in posizione atona meglio -o- che -uo-; sempre -ò- davanti a -ss-]

1. • muovere i primi passi, detto di bambino, cominciare a camminare; (figurato) intraprendere un'attività, un'arte, una professione
   • muovere il campo, le insegne, (termine antico) nel linguaggio militare, mettersi in marcia
   • muovere la coda, detto del cane, scodinzolare
   • muovere le penne, volare (anche figurato): un cantico tedesco lento lento / per l'ae°r sacro a dio mosse le penne (giusti)
   • porre in moto, mettere in movimento; spostare, trascinare: muovere le mani, gli occhi, la testa, le braccia; muovere un macigno; chi ha mosso quel tavolo, quel libro?; la molla che muove gli ingranaggi; il vento moveva le foglie, le agitava; colui che tutto move (dante par. i, 1), dio
   • non muovere un dito, (figurato) oziare o non far nulla per aiutare qualcuno
   • muovere una pedina, un pezzo, nel gioco della dama o degli scacchi, spostarli da una casella all'altra; (figurato) far intervenire a proprio favore una persona influente
   • muovere le labbra, la voce, cominciare a parlare
   • muovere la posizione, nel linguaggio di borsa, sostituire titoli in portafoglio con altri
   • muovere le gambe, camminare
   • non saper muovere un passo, (figurato) non saper fare nulla
2. • muovere un tranello, un inganno, tenderlo
   • dare l'avvio a un'azione generalmente ostile; rivolgere, formulare: muovere guerra; muovere un rimprovero, un'osservazione, un'accusa
   • muovere causa a qualcuno, intentarla
• suscitare un sentimento; indurre a far qualcosa; incitare, eccitare: muovere qualcuno a compassione, a sdegno, a pietà; è mosso solo da interesse; muovere il riso, il pianto

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